Assegno di mantenimento

Richiedi un appuntamento 339.849.2005

Assegno di mantenimento

Indagini sulla situazione economica degli ex-coniuge

Pratica molto diffusa dopo l’ottenimento di una separazione, il versamento dell’assegno di mantenimento rappresenta il dovere di assistenza morale e materiale di un ex-coniuge nei confronti dell’altro, rappresentando inoltre un provvedimento emesso dal giudice che obbliga al sostentamento di una persona e dei figli.

Non trattandosi di un elemento dal valore prefissato, è bene essere certi di poter ottenere un adeguato trattamento a seconda del caso specifico: per fare ciò, talvolta si rende necessario l’intervento di un investigatore privato al fine di accertare la situazione economica e lavorativa di chi eroga l’assegno di mantenimento così come di chi lo riceve.

Revisione della quota per il mantenimento dell’ex coniuge

Scegliendo di affidarsi a CIR Investigazioni sarà possibile capire se l’ex coniuge ha un lavoro (anche in “nero”) o se il tenore di vita non corrisponde a quello dichiarato davanti al giudice. Sulla base delle prove raccolte, sarà possibile effettuare una revisione dell’importo dell’assegno di mantenimento inizialmente deciso in sede giudiziaria, diminuendo o aumentando le quote. È bene ricordare che anche la nascita di una nuova relazione da parte dell’ex coniuge può portare alla revisione dell’assegno, portando in alcune situazioni all’annullamento della sentenza .

Consulenze investigative per assegni di mantenimento

Dal 1998 CIR Investigazioni  è sinonimo di serietà, discrezione, ed alti standard ed offre consulenze di alto livello per trovare la giusta soluzione per ogni problematica legata all’assegno di mantenimento.

Con il supporto dell’agenzia investigativa CIR sarà possibile capire al meglio la situazione economica dell’ex partner, agendo tempestivamente per evitare danni economici.

Richiedi un Preventivo gratuito chiama ora al 339.849.2005 , consulenza gratuita e preventivi anche telefonici 

La condotta gravemente colposa o dolosa dell’assicurato può escludere il diritto all’indennizzo ex art. 1900 c.c.

La Corte di Appello di Roma con la recentissima sentenza n. 159/2020  ha così statuito : “… in base  all’art. 1900 c.c. l’assicuratore non è obbligato per i sinistri cagionati da dolo o colpa grave del contraente, dell’assicurato o del beneficiario, salvo patto contrario per i casi di colpa grave, e ciò al fine di evitare che la garanzia assicurativa crei l’interesse dell’assicurato a provocare il sinistro”.

Con la pronuncia veniva confermata la sentenza di primo grado con la quale era stata rigettata la domanda dell’assicurato, il quale asseriva di essere rimasto vittima di un furto esercitando, conseguentemente, il proprio diritto all’indennizzo.

Il Tribunale Civile di Roma aderendo alle  argomentazioni, così motivava la decisione assunta con sentenza n. 182/17:  “La stessa parte attrice ha dichiarato, poi, di avere interrotto il trasferimento di proprietà del mezzo in attesa di controlli bancari, poiché nutriva seri dubbi sulla validità dell’assegno fornitogli dal presunto acquirente, ma ciò nonostante decideva di affidargli la propria autovettura per un giro di prova, al termine del quale il conducente scappava appropriandosi del mezzo e facendo perdere le proprie tracce. Orbene detta circostanza, appare ad avviso di chi scrive, di per sé idonea a configurare l’esclusione della indennizzabile ai sensi dell’art. 1900 c.c., secondo cui “l’assicuratore non è obbligato per i sinistri cagionati da dolo o colpa grave del contraente dell’assicurato o del beneficiario, salvo patto contrario per i casi di colpa grave…”, non potendo non configurarsi una colpa grave nella condotta posta in essere dall’attore, il quale, pur nutrendo forti dubbi sulla correttezza e serietà del venditore, nonché sulla validità dei pagamenti, abbia coscientemente deciso di consegnargli l’autovettura per un giro di prova, accettando ogni conseguente rischio. Ed ancora, serie perplessità derivano, altre-sì, dal lungo lasso di tempo trascorso tra il verificarsi dell’asserito furto (circa le 8,00) e la denuncia sporta al commissariato (alle ore 13,40)”.

Avverso tale pronuncia, la Società assicurata proponeva gravame al fine di ottenere la riforma della sentenza n. 182/17 per, l’effetto, la condanna della propria Compagnia di Assicurazione al pagamento delle somme derivanti dal sinistro denunciato, attraverso la corresponsione dell’indennizzo.

La Corte territoriale, nell’uniformarsi alle argomentazioni della difesa della Assicurazione ha così statuito: “Ai fini della decisione è opportuno rammentare che in base all’art. 1900 c.c. l’assicuratore non è obbligato per i sinistri cagionati da dolo o colpa grave del contraente, dell’assicurato o del beneficiario, salvo patto contrario per i casi di colpa grave, e ciò al fine di evitare che la garanzia assicurativa crei l’interesse dell’assicurato a provocare il sinistro”.

Di regola incombe sull’assicuratore l’onere di provare il dolo o la colpa grave dell’assicurato, ai sensi del combinato disposto degli artt. 1900 e 2697 c.c., posto che “l’avere l’assicurato cagionato il sinistro costituisce fatto estintivo del suo diritto al pagamento dell’indennizzo da parte dell’assicuratore, e va quindi provato da quest’ultimo” (Cass. 12 luglio 2005, n. 14597).

E proprio con riferimento alla gravità della colpa la giurisprudenza di legittimità ha affermato che la condotta dell’assicurato è gravemente colposa qualora sia stata decisiva ai fini del verificarsi del rischio garantito, situazione, questa, configurabile  “anche quando la condotta dell’assicurato caratterizzata dal dolo o dalla colpa grave non sia stata la causa unica del verificarsi dell’evento dannoso, in quanto ai fini del nesso causale fra la detta condotta ed il danno trova applicazione il principio della “conditio sine qua non”, temperato da quello della regolarità causale, secondo il disposto degli artt. 40 e 41 c.p. Ne consegue che, quando l’evento è derivato da una pluralità di comportamenti commissivi od omissivi, tra cui un comportamento colposo dell’assicurato, è sufficiente per negare l’estensione della polizza accertare che, se detto comportamento non si fosse verificato, l’evento non si sarebbe prodotto” (Cass. 14 aprile 2005, n. 7763).

I Giudici di secondo grado hanno ritenuto, a sostegno del rigetto dell’appello che, in presenza di una siffatta fattispecie, grava sull’assicurato l’onere di provare la mancanza del dolo o della colpa grave; incombe sul soggetto che invoca la garanzia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2697 c.c., l’onere di dimostrare che si è verificato un evento coperto dalla garanzia assicurativa e che esso abbia causato il danno di cui si reclama il ristoro nonché di descrivere e di provare in modo estremamente puntuale il fatto lesivo in modo da consentire la verifica della sussistenza o meno della colpa grave, in presenza della quale viene meno il diritto all’indennizzo.

L’assicurato, dunque, non deve limitarsi a provare il furto ma anche e, soprattutto, l’assenza di colpa grave, posto che l’onere probatorio gravante in capo a chi intende far valere in giudizio un diritto non subisce deroga neanche quando abbia ad oggetto fatti negativi, in quanto la negatività dei fatti oggetto della prova non esclude, né inverte il relativo onere probatorio, che continua a gravare sulla parte che fa valere il diritto di cui il fatto, pur se negativo, ha carattere costitutivo.  La relativa prova, peraltro, può esser data mediante dimostrazione di uno specifico fatto positivo contrario o anche mediante presunzioni, non essendo possibile la dimostrazione di un fatto non avvenuto (Cass. 1 febbraio 2018, n. 2527).

Inoltre, le profonde contraddizioni tra le dichiarazioni rese in sede di prova testimoniale hanno portato la Corte ha ritenere la documentazione agli atti e l’istruttoria espletata, non idonee a dimostrare la fondatezza della tesi dell’assicurato in relazione alla asserita dinamica del fatto.

In un contesto del genere è risultato impossibile, infatti, per il Collegio pervenire a una qualificazione giuridica del reato commesso come rapina impropria, furto o truffa e appropriazione indebita e stabilire se i fatti, così come descritti, rientrino o meno nel rischio assicurato.

L’insufficienza della prova si riverbera in danno dell’attrice-appellante, sulla quale gravava l’onere di dimostrare, nel giudizio di primo grado, i fatti costitutivi della propria pretesa e, nel giudizio di appello, la fondatezza dei motivi di gravame. La carenza probatoria giustifica il rigetto dell’appello e la, conseguente, conferma della sentenza del Tribunale.

Inoltre, la Corte ha ravvisato la colpa grave dell’assicurato, aderendo a quanto sostenuto dal Giudice di prime cure, così motivando: “Si rileva, altresì, che le modalità dei fatti narrate dal teste e quelle esposte negli atti di parte attrice-appellante inducono in ogni caso a ritenere che l’evento è dipeso da un comportamento gravemente imprudente …”. Pertanto, nell’uniformarsi alle condizioni richieste dalla giurisprudenza di legittimità per la configurabilità della colpa grave dell’assicurato, la sentenza del Tribunale è da ritenersi pienamente condivisibile nella parte in cui indennizzabile del sinistro è stata esclusa in forza dell’art. 1900 c.c.

Proprio riguardo alle considerazioni svolte dal Giudice ed alle argomentazioni utilizzate a sostegno del rigetto dell’appello, deve rilevarsi che la pronuncia in commento è una sentenza significativa, sul piano del diritto, costituendo un valido e considerevole  precedente, per i principi affermati in materia di indennizzo e di cause di esclusione dello stesso avuto riguardo ad una condotta gravemente colposa o, addirittura, dolosa dell’assicurato.

 

fonte : http://www.vizzone.it/

Cosa sono le indagini patrimoniali

Perché le indagini patrimoniali sono utili?

Cosa sono le indagini patrimoniali? Le indagini patrimoniali sono dei rapporti informativi utili a farti conoscere quali beni e patrimoni , a livello nazionale e internazionale – possiede una persona o un’azienda.

Queste indagini, dette anche rintracci patrimoniali, sono delle investigazioni economico-finanziarie effettuate da istituti d’investigazioni private come noi di CIR che possono essere molto utili in alcune circostanze . Se ti trovi nella condizione di  dover fronteggiare un debitore che non ne vuole sapere di pagare  ti consigliamo che in questi casi è molto importante sapere se ci sono o meno dei beni da aggredire.

Se vanti un credito nei confronti di un’azienda che ormai non potrà mai restituirti i tuoi soldi perché è in fallimento o perché sei in compagnia di molti altri creditori, che senso ha rischiare di spendere soldi e tempo in una causa che non ti porterà mai a nessun risultato?

In questo caso infatti è utile conoscere se esistono il tuo debitore sia esso una azienda sia esso una persona fisica possegga dei beni con i quali potrai essere ripagato in parte, o in tutto del credito maturato.

IL recupero crediti. E’ una azione utile sopratutto quando  inizi una procedura per il recupero dei tuoi crediti, se sai che il debitore ha qualcosa da perdere, è molto più probabile che l’azione di recupero avrà un esito positivo.

Siamo una agenzia investigativa autorizzata ed specializzata in indagini patrimoniali è nel settore  da più di 20 anni, come sempre è stato  mettiamo al centro del proprio core business la qualità delle informazioni che eroghiamo e il rapporto con i nostri richiedenti. Non esitare a contattarci digita il numero 339.849.2005  o prova a richiedere maggiori informazioni su uno dei nostri servizi, scrivendo a istitutocir@gmail.com . Oppure vai alla sezione contatti del sito. NON esitare avrai un nostro consulente a disposizione gratuitamente .

 

 

INVESTIGATORE PRIVATO GIUGLIANO CAMPANIA

PREVENTIVI TELEFONICI E CONSULENZE GRATUITE PER INVESTIGATORE PRIVATO GIUGLIANO IN CAMPANIA CHIAMA ORA 339.849.2005

INVESTIGATORE PRIVATO GIUGLIANO IN CAMPANIA E’ UNA AGENZIA INVESTIGATIVA FORMATA DA PROFESSIONISTI SERI, DISCRETI E AUTORIZZATI. E’ L’UNICA AGENZIA INVESTIGATIVA A GIUGLIANO IN CAMPANIA CHE OFFRE PREVENTIVI ANCHE TELEFONICI

CHIAMA ORA 339.849.2005

INVESTIGATORE PRIVATO GIUGLIANO CAMPANIA E’ UNA DELLE AGENZIA PIÙ GRANDI DELLA CAMPANIA E POTRÀ’ SODDISFARE LE TUE ESIGENZE

Puoi contattare anche adesso l’agenzia investigativa Marano di Napoli A-Z per avere immediatamente e senza alcun impegno una consulenza investigativa ed un preventivo esatto, con dettaglio dei costi per investigazioni civili o penali, in qualsiasi zona d’Italia.

  • attività autorizzata fino dal 1998, per lo svolgimento di investigazioni private ed aziendali, sia in campo civile sia in campo penale, a Marano di Napoli ed in tutta Italia;
  • reperibilità 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno;
  • consulenza immediata e preventivi telefonici gratuiti;
  • strategie appropriate per ogni singolo “caso”;
  • nessun archivio-clienti e nessun archivio-pratiche, per garantire al cliente un’assoluta segretezza sia per l’oggi sia per il domani;
  • microspie ed apparecchiature miniaturizzate ad uso legale, a disposizione dei clienti;
  • disponibilità di automezzi anonimi, di moto e di auto blu NCC, con permesso di accedere a ZTL ed a corsie preferenziali riservate a taxi e bus.
  • localizzazione elettronica di persone, auto, moto, scooter e merci;
  • rintracci in Italia ed all’estero di persone e cose;
  • recupero SMS cancellati da SIM e di testi cancellati da computer;
  • identificazione anonimi;
  • infedeltà di soci, dipendenti, collaboratori;
  • assenteismo e false malattie;
  • ricerca di recapiti e di numeri telefonici;
  • ricerche ereditarie;
  • informazioni su persone: situazione familiare, attività lavorativa, proprietà, automezzi intestati, numeri telefonici;
  • accertamento di redditi, proprietà, debiti, solvibilità; 
  • accertamenti finanziari, con ricerca di conti correnti e depositi;  
  • controllo di referenze (prima di assumere, di affittare ecc.);
  • informazioni e documentazioni su (e per) attività private, professionali, commerciali e industriali;
  • indagini su telefonate anonime, lettere anonime, molestie, danneggiamenti; 
  • identificazione di disturbatori;
  • accertamento di intercettazioni abusive e bonifica da intercettazioni telefoniche ed ambientali;
  • indagini ed apparecchiature per documentare mobbing e stalking;
  • controllo e sorveglianza dei minori: frequentazioni, amicizie, comportamenti e contatti telefonici;
  • test tossicologici anonimi da impronte digitali, capelli ecc.
  • analisi biologiche su tessuti;
  • test DNA;
  • ricerca e recupero di refurtiva: oggetti preziosi, auto, moto ecc.
  • progettazione, collaudo e noleggio di microspie GSM ambientali ed apparecchi investigativi di spionaggio e controspionaggio ad uso legale: localizzatori, registratori audio-video, telefoni-spia per controllo minori ecc.
  • collaborazione con studi legali;
  • ricerca di prove, testimonianze e documentazioni per procedimenti civili e penali;
  • pronto intervento H24
  • incarichi di fiducia.

 

Chatta con noi
1
Hai bisogno d'aiuto?
CIR Investigazioni Private
Benvenuto su CIR Investigazioni Private, siamo sempre disponibili per fornirti supporto e un preventivo gratuito. Contattaci subito!